La paura di esprimere la sessualità oggi.

Voglio parlare di un tema che definire scomodo a volte è riduttivo, però vorrei parlarne con oggettività cercando di non fare il moralista di turno, provando a cogliere alcuni punti spero importanti anche non essendo in quell'ambiente.

L'argomento sessualità al giorno d'oggi per molti è un argomento tabu' mentre questo preconcetto dovrebbe essere superato e parlarne liberamente, in maggior modo quando parliamo della sfera LGBT.

Vivendo sto notando come sempre piu' spesso noto in giro persone che schifano una persona con lo sguardo solo perché ha gusti sessuali diversi dal loro, gli si legge in faccia la paura, il preconcetto e sopratutto la repressione che vivono.

Un pò di chiarezza, in passato sulla sessualità non vi era alcun preconcetto tant'è che anche le orgie erano considerate normali, nell'antichità come accade oggi il sesso era vissuto come forma di svago e piacere non facendo distinzioni tra relazioni uomo-donna, donna-donna, uomo-uomo, col passare del tempo però l'uomo anche grazie alle influenze religiose si è dato da solo delle regole come ogni altra cosa, definendo relazioni uomo-uomo e donna-donna immorali, non giusti, sino ad arrivare ad oggi dove nonostante la chiesa stia cercando di allargare la mente anche grazie a papati molto aperti di mente, nelle persone è rimasto ancora il preconcetta figlia di generazioni passate che a cui sarà difficile far cambiare idea.

Analizzando uno dei motivi fondamentali di queste discriminazioni è senza dubbio l'essere repressi, dalla società in primis e da se stessi in secundis, ci si reprime perché si ha paura di essere giudicati per i propri gusti sessuali, ci si reprime per paura di non essere accettati dalla società, di essere etichettati un pò come il concetto di stigma per Goffman, se hai una particolarità probabilmente sei pazzo, se sei libero sessualmente probabilmente sei immorale.

Forse è tempo di finirla con queste cose retrò e pensare che magari esistiamo come persone e non come etichette?.

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