Vorrei aprire questo post ponendomi e ponendovi una domanda, come mai ora tutta questa fretta di riaprire nonostante l'emergenza sanitaria da Covid19 non sia del tutto scomparsa?
Ecco sulla base di questo, vorrei provare a fare delle ipotesi sulla base delle evoluzioni socio-politiche e socio-economiche.
Economia
Una fattore che spinge ovviamente il governo alla riapertura è senza dubbio il fattore economico, c'è ovviamente il rischio che molte aziende piccole,medie e forse anche grandi chiudano i battenti e non ci siano fondi a sufficienza per tenerle in vita.
Perché diciamocelo pure, lodevole da parte del governo fornire dei sussidi a tutti ma fino a quando il governo potrà farsi carico di tali spese per tutti? ovviamente non a lungo.
Un altro aspetto che si deve tenere in considerazione tenendo ancora tutto chiuso in modo così severo e intervenendo in modo diretto si rischierebbe una svalutazione forte della moneta, con conseguenze che la Germania stessa conosce bene.
Risvolti socio-politici
Come conseguenza a una forte crisi economica prolungata ovviamente ci sarebbero anche dei risvolti politici molto pericolosi, vi faccio degli esempi.
Parlando di nazionalismi, basta vedere la deriva che sta prendendo l'Ungheria con Orban, dove c'è il pericolo che i pieni poteri vengano prolungati ben oltre l'emergenza sanitaria in sé, oltre all'Ungheria pensate in che condizioni versano i paesi dell'area baltica già oggi provate,
Altro aspetto da non trascurare sono le rivolte interne che possono mettere in crisi qualsiasi nazione compresa l'Italia (basta guardare i fatti di Torino in via Giulio Cesare), basti guardare cosa sta accadendo negli USA.
Riflessioni personali:
Per concludere vorrei metterci del mio, con il pensiero che questo Covid19, rischia di rilevarsi una vera e propria sfida non solo alla salute di tutti noi, ma anche una vera e propria sfida alle democrazie in tutto il mondo, democrazia a cui molti cittadini tengono e altri la sognano. Questo non è il momento di fare retorica e dire restare uniti, distanti ma uniti o il semplice io resto a casa, questo a mio avviso è il tempo di agire, di proporre soluzioni, di farsi sentire in maniera pacifica attraverso i canali comunicativi per far sì che le derive nazionalistiche non arrivino anche da noi prepotenti come in passato a ridurci peggio di come viviamo oggi.
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